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Iniziativa

Grotta Romanelli

Referente attività: Sardella Raffaele

Area di intervento: BENI E RISORSE ARTISTICO-CULTURALI

Durata dell’iniziativa: da 2017 a 2025

Eventuale URL dell'iniziativa: https://www.uniroma1.it/it/notizia/gli-antenati-dei-neanderthal-grotta-romanelli

Grotta Romanelli ha attirato l’attenzione degli studiosi sin dalla fine del 1800. La grotta ha restituito numerosi reperti archeologici, arte parietale e mobiliare e reperti paleontologici, come il pinguino boreale alca impenne (Pinguinus impennis) divenuto una vera e propria icona della cosiddetta “era glaciale”. Nella grotta sono conservate importanti informazioni sulla presenza umana nel territorio e sulle variazioni climatico-ambientali che hanno caratterizzato l’area nel Pleistocene. Gli studi condotti a Grotta Romanelli hanno da sempre avuto un forte impatto sulla comunità scientifica suscitando dibattiti e diventando, a partire dal 1914, un riferimento per l’innovativo metodo di scavo archeologico proposto da Gian Alberto Blanc. Dopo decenni di scavi coordinati da Blanc, all inizio degli anni Settanta quando gli scavi nella grotta cessarono lasciando in sospeso numerose questioni scientifiche. Dal 2015 nuove ricerche sono state intraprese da un team multidisciplinare coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, in collaborazione con istituti di ricerca ed università italiane ed internazionali autorizzati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi e Lecce. L’obiettivo del nuovo progetto di ricerca, finanziato dai progetti Grandi Scavi di Sapienza, oltre allo studio scientifico, è quello di costruire un modello 3D virtuale della grotta che possa anche servire come strumento di divulgazione e di diffusione della cultura scientifica.   Grotta Romanelli A dieci anni dagli inizi degli scavi in uno dei siti preistorici più importanti d’Italia, Raffaele Sardella di Sapienza Università di Roma fa il punto su scoperte e prospettive, dall’arte rupestre alle faune fossili. Perugia 21 febbraio (Scuola di Paleoantropologia) Napoli 26 febbraio (Real Museo Mineralogico) Foggia 8 marzo (Museo di Storia Naturale di Foggia)  Nardò (Lecce) 28 marzo     Dopo un decennio di ricerche, è l’occasione per fare il punto sulle scoperte archeologiche in uno dei siti preistorici più importanti d'Italia. Situata nel cuore del Salento, Grotta Romanelli è da oltre un secolo al centro di studi che hanno rivoluzionato la conoscenza del Paleolitico italiano. Grazie alle indagini degli ultimi dieci anni, infatti, il panorama scientifico si è arricchito di nuove scoperte su arte rupestre, faune fossili e presenza umana.  Raffaele Sardella, docente del Dipartimento di Scienze della Terra - SAPIENZA Università di Roma, presenterà i risultati finora conseguiti insieme e illustrerà le prospettive future, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alla tutela del patrimonio preistorico. Tra le varie scoperte, spicca la rara raffigurazione di pinguino boreale, l’Alca impenne, un uccello incapace di volare legato alla cosiddetta "era glaciale". Per la ricchezza di reperti, Grotta Romanelli è considerato un sito significativo per lo studio dei cambiamenti climatici e delle relazioni tra uomo e ambiente nell'area mediterranea durante il Quaternario. L’appuntamento è rivolto a studiosi, appassionati e cittadini interessati alla storia più antica dell’umanità.

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