Componenti:
- BIGI Sabina
- CARMINATI Eugenio
- CURZI Manuel
- DOGLIONI Carlo
- MERCURI Marco
- TRIPPETTA Fabio
Tematiche:
Il gruppo di geologia strutturale analizza la deformazione delle rocce dalla megascala alla nanoscala integrando analisi di terreno e di laboratorio. Ha ricevuto e riceve finanziamenti da numerosi progetti di ricerca e da convenzioni con l’industria e con enti pubblici.
Aspetti applicativi della ricerca riguardano la definizione della pericolosità sismica, la sismicità indotta, l’individuazione di precursori sismici, la geologia del petrolio, la giacimentologia e la transizione verde (stoccaggio geologico di CO2 e geotermia).
In particolare, viene studiata l’influenza della tettonica sulle geometrie dei sedimenti sin-tettonici e post-tettonici. Il gruppo di ricerca si focalizza sull’evoluzione tettonico-sedimentaria degli Appennini con particolare attenzione all’ evoluzione dei bacini di avanfossa e di piggy back e dei sistemi distensivi e trascorrenti della catena. Gli studi riguardano anche lo studio dei rapporti tra la tettonica estensionale pre-thrusting e il controllo che queste strutture esercitano sulla fisiografia dei bacini e sull’entità del raccorciamento in catena.
Le strutture tettoniche, i principali processi tettonici e le forze che li controllano, sono studiati mediante dati di affioramento, di pozzo e di laboratorio. Vengono così caratterizzate la meccanica delle faglie (sia a livelli crostali che subcrostali), le rocce e le condizioni che portano alla nucleazione dei terremoti e alla conseguente variazione delle caratteristiche fisico-meccaniche delle litologie coinvolte durante il ciclo sismico. Si vanno anche ad indagare le condizioni di sforzo in relazione alla pressione dei fluidi come idrocarburi e CO2, caratterizzando la fratturazione e il suo controllo sulla migrazione dei fluidi attraverso modellazioni dei reservoirs.
Lo studio dei gas nel sottosuolo consente inoltre la definizione dell’inquinamento sub-superficiale con applicazioni per il riconoscimento di faglie sepolte e di processi vulcanici profondi. Vengono inoltre studiati i meccanismi di trasporto dei radionuclidi a partire da siti di stoccaggio di scorie nucleari all’interno di strutture geologiche con implicazioni per l’esplorazione petrolifera, mineralogica e geotermica.
Infine, attraverso osservazioni a scala regionale e modellazioni numeriche viene studiata la Geodinamica globale, in particolare, le relazioni tra tettonica profonda crostale-litosferica e deformazioni superficiali del sistema orogenico Alpi-Appennino, la struttura degli orogeni e delle avanfosse e la deriva verso ovest della litosfera.