Il Ventotene Field Laboratory rappresenta un sito sperimentale realizzato in corrispondenza dell’area archeologica di Villa Giulia a Punta Eolo (Isola di Ventotene), finalizzato allo studio della dinamica delle azioni meteo-marine sulle scarpate costiere con particolare riferimento al loro arretramento per frana. Il sito sperimentale ospita una complessa installazione in parte subacquea che rileva in continuo, con trasmissione del dato remotizzata, tensioni e deformazioni impresse dalle onde marine sulla scarpata costiera. Contestualmente, nel sito vengono rilevate condizioni ambientali (parametri meteo-climatici) e mareografici, grazie ad un mareografo laser di ultima generazione installato sott’acqua a pochi metri dalla parete costiera. L’installazione ha lo scopo di approfondire le complesse relazioni che esistono tra processi preparatori al distacco di blocchi di roccia da pareti costiere, tra cui le variazioni termiche diurne e stagionali ma anche l’aerosol marino e la conseguente degradazione fisico-chimica delle rocce esposte, ed eventi innescanti, quali forti mareggiate o terremoti. Le acquisizioni effettuate in continuo sono usate sia per calibrare complessi modelli digitali della parete di roccia implementati per via numerica, anche mediante software di ultima generazione per l’analisi della propagazione di fratture nei sistemi rocciosi, sia per addestrare algoritmi di machine learning finalizzati alla previsione dell’evoluzione dei processi di instabilità sotto l’azione di forzanti meteo-climatiche. Il sito sperimentale è inserito in percorsi di alta formazione, quali summer schools e master post-laurea, e rappresenta un esempio, unico in Italia per la sua specificità, di presidio monitorato di un’emergenza archeologica risalente all’età imperiale romana, quale è la Villa di Giulia, nell’ottica della messa a punto di strategie per la sua preservazione in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina. Il sito sperimentale è stato finanziato dal progetto Europeo H2020 TRIQUETRA (https://triquetra-project.eu/) e dal progetto PNRR RETURN (https://www.fondazionereturn.it/).